venerdì 11 novembre 2011

TRA LIBRO E TEATRO


Dal 10 al 13 Novembre a Mantova c'è Segni d'infanzia, Festival Internazionale d'arte e teatro per l'infanzia, e ieri pomeriggio, al Teatro San Leonardo, ho partecipato all'interessante Convegno di studi “Tra libro e Teatro”.


Il libro rappresenta infatti uno spunto per tutti coloro che utilizzano la lettura ad alta voce nel rapporto con i bambini, e molti sono i punti di contatto tra questo e il linguaggio teatrale.


Dalla discussione sono nate idee e suggerimenti molto interessanti, e per niente scontati.
Si è partiti dalla definizione di libro illustrato, che è stata poi sostituita da quella più adatta di picture book: un oggetto complesso, polivalente, che bisogna saper trattare in maniera competente, e che bisogna soprattutto saper leggere.

libro tattile di Kristyna Adàmkova

Da qui l'importanza della voce nelle letture, e della formazione adeguata per le insegnanti, che non devono “saper far teatro”, ma avere gli strumenti adeguati per sostenere un progetto di lettura.


A teatro invece, quando si fa uno spettacolo ispirato ad un picture book, bisognerebbe tener conto anche delle immagini presenti nel libro, che sono parte integrante dell'oggetto, mentre di solito si utilizza solo la parte testuale. Inoltre, spesso, il libro (simbolo della lettura da promuovere) non è nemmeno presente, né prima, né durante o dopo lo spettacolo.


Altro punto dolente: sempre per quanto riguarda il teatro, spesso vengono riadattate storie “da grandi” per renderle fruibili ai più piccini (fascia 0-10 anni), ma non si fa mai il contrario: perchè non si lavora di più sulla fascia delle scuole medie e superiori? Certo, è più problematico perchè non c'è più l'imposizione dei genitori alla partecipazione, ma sarebbe utile individuare i canali giusti per raggiungere questa fascia d'età.


Alice Bigli, libraia e collaboratrice attiva nella promozione della lettura attraverso numerosi progetti, ci ha provato con il suo MarediLibri Festival dei ragazzi che leggono, e spiega che l'idea è nata dalla volontà di offrire qualcosa di veramente interessante ai ragazzi che leggono, che li facesse sentire protagonisti.


Cercando di tirare le somme in questo discorso infinito, perchè leggiamo? Perchè fare lettura animata?
Il fatto è che il bisogno di storie è un bisogno naturale che ci distingue: la lettura ha lo scopo dell'ascolto, e solo ritrovandolo, si può tornare al gusto del leggere.
ps. le immagini di questo post sono alcune delle letture consigliate dai relatori; tra queste ho ritrovato Skellig, fantastico.

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