venerdì 4 novembre 2011

DOCUMENTA 13 / giuseppe penone


Rovesciare gli occhi (1970)

Il lavoro di Giuseppe Penone ha sempre avuto il suo centro in un intimo e profondo rapporto con la natura, i suoi elementi e le sue leggi. Un legame che segna i materiali naturali, ma anche il corpo dell'artista, il quale desidera annullare il confine fra sé e l'esterno "rovesciando i propri occhi", attraverso un autoritratto con lenti a contatto specchianti, o "svolgendo la propria pelle", dove le impronte dell'epidermide vengono proiettate su pareti o tele.

Svolgere la propria pelle (1970)

L'esperienza del corpo, in particolare quella messa in moto dall'azione conoscitiva del toccare, è la modalità scultorea di Penone. Toccare un materiale della natura significa lasciarvi una traccia, che può essere un'impronta o una memoria, la quale resterà come un segno nella sua crescita o nel suo trasformarsi, erodersi. Si tratta infatti di un incontro fra materie: il corpo umano, il fiato del respiro, con il legno di un tronco, un mucchio di foglie, un blocco di creta, un sasso di fiume, l'acqua di un ruscello.


Da un lato, il peso del corpo o l'ingombro del soffio lasciano un'impronta nel materiale incontrato, un calco che rende percepibile ciò che non vediamo. Dall'altro, il confine fra di essi si fa labile, come quando tocchiamo con la mano qualcosa che ha il nostro stesso calore: dove finiamo noi? E dove inizia il resto? Un tema, questo, percorso ampiamente nell'ambito filosofico, ma che prende in questo caso forme semplici, quasi arcaiche, dirette alla più immediata comprensione, grazie alla loro dimensione poetica.


Idee di Pietra è la prima opera installata da Giuseppe Penone per Documenta 13, in programma dal 9 Giugno – 16 Settembre 2012 a Kassel, in Germania.
L’opera sarà inaugurata il 21 Giugno alle 12:00 ed è situata nel bellissimo giardino dell’Auepark. Ma perché installarla con tanto anticipo? Perché abbia modo di crescere... Si tratta infatti di un albero di bronzo di quasi nove metri di altezza, con una grande pietra incastrata fra i rami, nella parte superiore. Vicino al quale è piantato in terra un piccolo alberello vivo, al quale va dato il tempo di crescere...
 La presentiamo nel giorno del solstizio d'estate - dice Carolyn Christov-Bakargiev, curatrice di Documenta -. Il giorno dell'anno in cui il sole è più alto nel cielo, per celebrare l'inizio dell'estate e la creatività dell'arte...”.

Spero di riuscire ad andare a Kassel quest'estate, e di andarci con molti amici, ma aspettiamo a svelare i segreti...
Intanto, per chi volesse approfondire l'opera di Penone, segnalo un video dove è lui stesso a raccontare la propria poetica.






Nessun commento:

Posta un commento